VIVA L’ITALIA CHE RESISTE
La Costituzione sulla quale ogni sindaco e rappresentante delle istituzioni giura nel momento del suo insediamento è nata dalla lotta partigiana, culminata nel 25 aprile di 79 anni fa.
Quel testo recita, all’articolo 11, che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Oggi, un pugno di guerrafondai travestiti da ministri e parlamentari, alcuni dei quali avranno la faccia tosta di festeggiare il 25 aprile, sta tradendo quei principi: armando eserciti e giustificando il peggiore dei genocidi del nostro tempo, in atto a 2.500km da qui.
Questa gente ci fa orrore.
Fermare il genocidio a Gaza, con ogni mezzo diplomatico ma con la stessa determinazione dei partigiani italiani 79 anni fa, deve essere la priorità assoluta.
Oggi promuovere la pace è un atto rivoluzionario. E questo è molto, molto triste.
Viva l’Italia che resiste!
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“Allor ringrazieremo solo quelli che un giorno si chiamavano ribelli”.
S.Sarti – partigiano Pillo