DIALOGO SUL VALORE E CONFLITTO SOCIALE
Lunedì 20 maggio 2024
Piazza Farinata degli Uberti, 12 Empoli
Lunedì 20 maggio 2024
Piazza Farinata degli Uberti, 12 Empoli
Cosa rende accogliente e vivibile una città?
Poco traffico, strade pulite, servizi efficienti, trasporto pubblico, un arredo urbano inclusivo e di qualità. Piccoli dettagli, insomma. Che dettagli pero non sono.
Prendiamo Empoli. Tra i servizi che una città dovrebbe offrire – forse non il principale, ma comunque molto importante – ci sono i bagni pubblici. Che però da noi, in centro, non ci sono.
Non è accettabile che una città di quasi 50mila abitanti, con una delle stazioni più importanti della Toscana, non sia provvista di un servizio elementare come questo.
I pochi turisti e i molti empolesi che frequentano il centro storico, in caso di necessità sono costretti a fare ricorso ai servizi dei locali, che spesso impongono una consumazione.
Eppure una comunità inclusiva dovrebbe avere la capacità di pensare anche a chi quella consumazione non se la può permettere. Ma ha comunque il diritto di avere un luogo a disposizione.
È una questione di civiltà, di attenzione, di cura.
Ecco perché una delle nostre prime azioni sarà quella di allestire in centro un bagno pubblico, presidiato e gratuito.
A volte anche un piccolo intervento può essere “rivoluzionario”.
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Questa foto l’ho scattata a giugno 2023 duranteuna gita fuori porta a Stia, frazione del comune di Pratovecchio (AR), un Comune di meno di 3000 abitanti, che evidentemente è piu avanti di noi.
Ieri a Toscana Tv il candidato sindaco del Pd ha provato a riscrivere la storia del gassificatore.
Respinto con perdite dal portavoce di Trasparenza per Empoli, Marco Cardone.
NOI CI SAREMO ANCHE AL PROSSIMO (domani) E INVITIAMO TUTTE E TUTTI A PARTECIPARE.
Non mancheremo di far notare le criticità emerse negli incontri con i cittadini, e la politica delle molte varianti e poca programmazione che l’attuale Sindaca e giunta stanno portando avanti.
VIDEO DELLA DIRETTA DI VENERDÌ:
Dalla pagina FB del Comune di Empoli:
Primo incontro pubblico del programma delle attività di informazione e partecipazione relativo alla variante urbanistica
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Primo incontro pubblico del Programma delle attività di informazione e di partecipazione relativo alla variante al Piano Strutturale e del Regolamento Urbanistico 2023, a La Vela Margherita Hack (via Magolo 32)
Prossimi appuntamenti aperti a tutti, il 5 luglio al Palazzo delle Esposizioni (Empoli, piazza G. Guerra n. 13) dalle ore 18 alle ore 22, e il 20 luglio, di nuovo a La Vela Margherita Hack dalle 18 alle 20
Dopo la presentazione della richiesta di due referendum da parte di un comitato cittadini: uno abrogativo per l’abolizione della delibera sulla Multiutility e l’altro consultivo sul Gassificatore, la commissione consiliare competente in materia di regolamenti, trascorsi vari incontri, ha finalmente licenziato il Regolamento che permette l’istituto fondamentale della partecipazione cittadina: il Referendum.
Infatti, sebbene il Referendum fosse previsto nello Statuto, non era mai stato fatto il regolamento, e quindi non poteva essere indetto.
Dopo 20 anni di ritardo ci auguriamo la tempestiva approvazione in consiglio comunale, senza ulteriori ritardi.
Foto di Mohamed Hassan, da Pixabay.
CUP 2.0 PERCHÉ HA PENALIZZATO I CITTADINI DELL’EX ASL 11?
Proviamo a capirci qualcosa.
Chi ci segue da tempo sa che ci siamo occupati spesso come gruppo consiliare e come collettivo del disastro in cui versa l’assistenza sanitaria a Empoli e dintorni.
Una situazione drammatica che ora sta attirando l’attenzione di molti, a livello regionale e locale, fra pianti di coccodrillo del PD e uscite giornalistiche di altre forze satelliti fortemente concentrate sulla qualità delle sedie nel Pronto Soccorso.
Ce ne siamo occupati e continueremo ad occuparcene per un motivo molto semplice: di fatto il diritto alla salute a Empoli non esiste più e questo incubo si è concretizzato nella totale indifferenza di una classe politica tutta presa alle politiche di facciata e taglio di nastri tricolori.
Liste chiuse, impossibilità di eseguire esami e diagnostiche di ogni genere, necessità di ricorrere costantemente alla sanità privata, attese infinite al Pronto Soccorso hanno trasformato quella che doveva essere “ECCELLENZA”, parola con cui i nostri amministratori si sono riempiti la bocca fino alla nausea, in un INCUBO totale, degno delle regioni economicamente e socialmente più disastrate d’Italia.
Sembra in effetti che ci sia stato un certo impegno nel distruggere anche quello che funzionava.
Continuiamo a ripetere che LA SANITÀ PUBBLICA DEVE FUNZIONARE e DEVE ESSERE, UNIVERSALE, EFFICIENTE E DI QUALITÀ.
Ribadiamo che chiunque non si sia impegnato con tutte le sue forze e con le possibilità che il ruolo ricoperto gli/le conferiva è colpevole di questo sfascio. Senza appello.
Ma data la vastità dell’argomento vale la pena essere metodici per cercare di venire a capo di qualche cosa.
Oggi ci concentriamo su un cambiamento di cui molti non si saranno accorti, perché è uno dei tanti cambiamenti che vengono fatti passare ai cittadini come normale amministrazione.
Ci riferiamo all’unificazione dei CUP (centro unico prenotazione), che è avvenuto circa due anni fa, per le ASL di Empoli, Firenze, Prato, Pistoia.
Ogni ASL aveva sviluppato un proprio sistema di prenotazione e con l’unificazione di queste aziende si è passati a un CUP unico.
Fino a qui niente di strano.
Il problema era ed è che a distanza di due anni l’integrazione dei sistemi di prenotazione, il sistema informatico che ci sta dietro e l’organizzazione amministrativa, continuano a creare disagi enormi per i cittadini di Empoli.
Disagi che si sommano con l’incredibile indisponibilità di posti per visite e diagnostica nella nostra zona.
Per ordine. I sistemi di prenotazione di Firenze, Prato e Pistoia erano piuttosto simili tra loro. Quello di Empoli era per certi versi più avanzato rispetto agli altri, perché aveva introdotto alcune migliorie come il sistema dei codici colore che nelle altre ASL non c’erano.
Proprio le ricette predisposte col sistema dei codici colore sono quelli non riconosciuti dal CUP 2.0.
Il codice colore prevede quattro tipologie di ricette. Differita; ovvero la visita dovrebbe essere eseguita entro 30-60 gg. Breve; entro 10 gg. Urgenza; entro 72 ore. La programmata riguarda invece i controlli periodici e dovrebbe essere presa dall’amministrativo dello specialista (cosa che raramente accade).
Questo inizialmente per otto tipologie di prestazioni, poi il sistema è stato esteso ad altri tipi di prestazioni e buona parte della diagnostica.
Il medico di famiglia prescrive le -prime visite- avvalendosi di un codice colore, e può fare lo stesso anche con alcuni controlli.
Allo specialista che ha eseguito la visita o l’analisi richiesta spetterebbe la prescrizione di controlli e diagnostica seguenti.
Il problema è che una volta che il cittadino si trova con la ricetta in mano deve prenotare e il CUP unificato ha difficoltà a riconoscere le ricette emesse nella nostra ASL e farle coincidere con le liste della nostra ASL.
Le cause sono diverse.
La più semplice è che ci sia sulla ricetta un codice di priorità errato o omesso, oppure che ci sia discordanza tra codice di prestazione e tipologia della prestazione.
Risultato, l’output fornito dal sistema è: nessuna posizione disponibile.
Altra possibilità: sulle ricette di alcune specializzazioni (non tutte), sebbene correttamente compilate se vengono lette dal lettore ottico di un qualsiasi centro di prenotazione, non vengono fatte vedere le disponibilità all’operatore.
Per ovviare a questo problema, che il programma non segnala, fornendo come output solo la mancanza di disponibilità, si devono inserire dei campi manualmente, ma solo pochi operatori ne sono a conoscenza e quasi nessun farmacista.
Facciamo un esempio: ricetta per visita di controllo reumatologica correttamente compilata; lettura ottica. Risultato nessuna disponibilità.
Se dopo averla sparata si inserisce nel campo “richiedente” la dicitura “secondo accesso” solo allora le agende risultano visibili e prenotabili.
Su altri tipi di ricette questo non succede.
In generale il CUP 2.0 reagisce male proprio ai codici di priorità, che sarebbero il fiore all’occhiello della nostra ASL, e ogni caso sembra un caso a parte. Fatto questo che denota una totale inefficienza del sistema.
Ci sono poi i problemi amministrativi.
Uno da segnalare è quello sulla creazione delle agende.
Nonostante la presenza dello specialista in ambulatorio, per quel giorno non risultano appuntamenti. A fronte di liste d’attesa lunghissime abbiamo medici che, in questi casi, hanno l’ambulatorio vuoto.
Quante volte succede in un anno? Sarebbe interessante che questi dati fossero disponibili, analizzati e che si ponesse un rimedio.
Altro problema. Chi prenota?
Personale ASL, ospedale ecc…, farmacie abilitate, segretari di medici di medicina generale e così via.
Spesso il problema è che hanno tutti abilitazioni diverse e questo crea disagi e problemi.
Forse sarebbe più opportuno abilitare tutti i dipendenti a qualsiasi tipo di prenotazione compresi i controlli, oppure l’utente che esce da una visita potrebbe essere correttamente indirizzato, piuttosto che cercare di prenotare per mesi una visita di controllo da un operatore che non può prenotargliela e nemmeno lo sa.
“Aggiustare” un sistema di prenotazione fallace è necessario ma non basta, è necessario avere di nuovo referenti e responsabili reali per ogni settore, servizio e per ogni territorio. Altrimenti non se ne esce.
#sanità #Empoli #CUP
Su “Il sole 24 ore” di Mercoledì 14 giugno 2023 troviamo un articolo a firma Carmine Fotina dal titolo: “Il flop coesione Regioni più lontane dalle medie europee”. In pratica si tratta di una analisi sul report Istat sulla graduatoria delle regioni italiane nel ranking europeo per Pil pro capite in PPA. Nella tabella qui sotto (tratta dallo stesso articolo) si possono vedere anche le posizioni 2021 e differenza posizioni sul ciclo 2000-2006.
Riportiamo un breve stralcio dell’articolo che ci sembra gettare luce su una classe politica regionale parecchio incline a immotivate auto-celebrazioni.
«Se le regioni “periferiche” sono rimaste tali, quelle “centrali” in
termini di reddito si sono progressivamente allontanate dal
“centro” europeo, con tassi di crescita medi annui tra i più
bassi, così da non rappresentare più un traino per il resto dell’Italia ma anche non mostrandosi in grado di agganciare le aree locomotiva della Ue. Riassumendo, mentre nel 2000-2006 erano cinque le regioni italiane collocate tra le prime 25 di quella che è oggi l’Ue-27 (Province autonome di Bolzano e Trento, Valle d’Aosta, Lombardia e Lazio), nel 2021 è rimasta solo Bolzano. Al contrario nessuna regione era tra le ultime 50, mentre ora ce ne sono quattro: Puglia, Campania, Sicilia e Calabria. Il peggioramento nel ranking è evidente e riguarda anche il Centro-Nord: l’Umbria ha perso 60 posizioni; mentre Lazio, Piemonte, Liguria, Toscana e Molise oltre 40.»
Per la precisione -48. Forse sull’eccellenza Toscana c’è qualcosa da ripensare radicalmente?
A seguire il comunicato di TRASPARENZA PER EMPOLI:
Importanza dell’INCONTRO PUBBLICO di lunedì 26 al Circolo MCL di Marcignana
#AreaAgricolaCuscinetto
Assemblea Cittadina di informazione, discussione e confronto sulle variazioni proposte dall’Amministrazione Comunale al piano strutturale e regolamento urbanistico comunale al fine di poter valutare tutti assieme le future politiche di sviluppo ritenute più adeguate dalla cittadinanza tutta.
Siamo cittadini, membri della società civile e ancor prima esseri umani che chiedono pacificamente la loro partecipazione ai processi decisionali riguardanti il loro futuro, l’accesso alle risorse naturali, la protezione dei diritti umani, la dignità e l’uguaglianza. Permettere che questo rimanga ancora negato non sarebbe solo antidemocratico, ma profondamente preoccupante per lo stato di diritto.
Lunedi 26 giugno ore 21:15 Circolo MCL di Marcignana discutiamo del pericolo di industrializzazione dell’intera area contigua all’abitato di Marcignana e delle politiche di sfruttamento di nuovo suolo che vengono prospettate con questa variante su tutto il territorio comunale.
Valutiamo assieme alternative NEL RISPETTO DELLE ESIGENZE LEGATE ALLA MIGLIORE QUALITA DELLA VITA DELLE GENERAZIONI PRESENTI E FUTURE, attraverso una qualità insediativa ed edilizia sostenibile che garantisca:
1) la salute ed il benessere degli abitanti e dei lavoratori;
2) la salvaguardia e la valorizzazione degli spazi agricoli periurbani;
come previsto dalla legge 65/2014 Governo del territorio (alla quale riferisce la variante).
Chi non riuscirà a partecipare di persona potrà seguire la diretta dell’incontro sui nostri canali social Facebook e YouTube.
Come da consuetudine l’invito a mettere MI PIACE e a seguire le pagine Facebook e YouTube Trasparenza per Empoli, per dare più importanza alla voce di tutti i cittadini. Insieme Uniti Interessati per un dialogo aperto e propositivo.
#trasparenzaperempoli