IL CASTELLANI
Se dovessimo riassumere con un’immagine quello per cui ci battiamo, probabilmente sceglieremmo questa.
Qui c’è molto, non tutto, di ciò che non ci piace della deriva presa da Empoli nell’ultimo periodo:
la cancellazione della nostra storia popolare e (in questo caso) sportiva
la rinuncia, da parte del Comune, a far pesare il proprio diritto di proprietà su un impianto centrale nella vita di molti cittadini
la resa, di fatto, del pubblico di fronte alla prepotenza del privato
la subalternità a quelli che qualcuno potrebbe definire “poteri forti” in cambio di niente.
La questione stadio potrebbe essere affrontata da numerosi punti di vista e aprirebbe un dibattito infinito, ma per noi esistono due posizioni, alternativi ma complementari, dalle quali partire con qualsiasi discussione:
Il Castellani deve rimanere pubblico.
Se non è possibile per ragioni di bilancio, quella deve rimanere la casa dell’Empoli, chiunque sia il proprietario.
La storia popolare e sportiva di una città non può essere svenduta e mortificata.
Ma qualcuno sembra esserselo dimenticato.