L’ARROGANZA DELLA MAGGIORANZA ED I REGOLAMENTI CHEWING GUM.
La Maggioranza in Consiglio Comunale di Empoli sta costruendo una modalità di lavoro che mortifica la democrazia e le minoranze, togliendo spazi e tempi alla discussione.
Sarà un post noioso, e forse può risultare incomprensibile per chi non è abbastanza dentro ai meccanismi istituzionali. Domani 30 maggio in Consiglio Comunale a Empoli, e oggi in commissione ambiente, ci sarà il Patto per il verde e la la Gestione del verde (capitolato, documenti ecc). Circa 500 pagine di documenti, messi a disposizione dei consiglieri venerdì 27 alle 13. Ci siamo lamentati, ci sarebbe piaciuto avere il tempo di leggerli, non solo, di confrontarci con cittadine e cittadini su temi cosi sentiti, anche per apportare un contributo consapevole alla discussione in consiglio. Ma ci hanno detto che il regolamento consente questo. È vero, lo consente, ma non impedisce che siano messi a disposizione in tempi congrui perché si possano leggere, studiare, valutare. Questa è volontà politica. Questa è l’arroganza della maggioranza PD. La cosa buffa è che citano il regolamento, lo stesso che la stessa maggioranza disattende costantemente: per le interrogazioni scritte il regolamento prevede la risposta entro 30 giorni. DISATTESO. Per l’accesso agli atti dei consiglieri addirittura l’art. 43 del Tuel prevede, con una interpretazione restrittiva, e a nostro avviso discutibile, della segretaria, 30 giorni. DISATTESO. Gli atti, per la minoranza, sono elemento fondamentale per esercitare il compito/dovere istituzionale di controllo. Insomma e Empoli, la maggioranza usa il regolamento a comodo, sempre quando e come gli conviene. Abbiamo negli occhi una recente polemica sul metodo delle discussioni in Consiglio, su cui soprassediamo per decenza. Dispiace. Questa arroganza indebolisce la democrazia. Dispiace, doversi rivolgere al Prefetto per poter esercitare il nostro dovere. Dispiace. Ma finché avremo possibilità di parola denunceremo questa arroganza, che, ripetiamo, indebolisce le istituzioni e quindi la democrazia. E in mezzo a questa amarezza una grande gioia per la vittoria a Campi di Andrea Tagliaferri. C’è speranza!